Pillole di psicologia
I perché delle coppie infelici
“Perché se incontrarsi resta una magia, è non perdersi la vera favola”
Massimo Gramellini
René Magritte, Les amants (Gli amanti), 1928.
Il fenomeno delle separazioni e dei divorzi è in crescente aumento nel nostro Paese. Secondo i più recenti dati dell’Istituto nazionale di statistica (ISTAT) relativi al 2015, raccolti nell’ultimo rapporto su matrimoni, separazioni e divorzi, si rileva in Italia un vero e proprio “boom di divorzi”. Nel 2015, infatti, se da un lato si osserva un aumento dei matrimoni, passando dai 189765 del 2014 ai 194377 del 2015, dall’altro si osserva un aumento delle separazioni, che va dalle 89303 nel 2014 alle 91706 nel 2015, e anche un aumento dei divorzi, che va dai 52355 nel 2014 agli 82469 nel 2015. Un aumento così marcato dei divorzi che sicuramente è stato influenzato dall’entrata in vigore della legge sul divorzio breve a metà del 2015 (ISTAT, 2015).
La grande impennata del numero dei divorzi, se da un lato rispecchia gli effetti dell’entrata in vigore della legge sul divorzio breve, dall’altro rispecchia la marcata crisi delle coppie nei tempi moderni: la grande difficoltà che incontrano le coppie a formarsi, consolidarsi e a mantenersi stabili nel tempo.
Perché le coppie sono in crisi?
John Mordecai Gottman è professore di Psicologia all’Università di Washington ed ha una fama internazionale per le sue ricerche sull’amore e sulla stabilità matrimoniale.
Gottman ha condotto ricerche sulle dinamiche relazionali per oltre 40 anni e questo gli ha permesso di acquisire grandi conoscenze in merito. Ha riportato i risultati delle sue ricerche scientifiche su numerosi articoli accademici e su oltre 40 libri di cui è autore e coautore. La sua grande esperienza, maturata in anni e anni ad ascoltare e studiare le dinamiche di coppia, gli ha permesso di sviluppare la capacità di predire in breve tempo la futura evoluzione di una coppia.
Gottman ha fondato nel 1987 il Seattle Marital and Family Institute, denominato “the love lab” dalla BBC, dove, insieme al suo collaboratore Robert Levenson, professore di Psicologia all’Università di Berkley, hanno condotto numerose ricerche scientifiche sul funzionamento e la stabilità delle relazioni di coppia. In seguito ha fondato anche il Gottman Institute, a New York, con Julie Schwartz Gottman, psicologa, ricercatrice, autrice, presidente e co-fondatrice del Gottman Institute, compagna di vita di John M. Gottman nonché sua collaboratrice nelle ricerche scientifiche.
Le ricerche di Gottman sulle dinamiche relazionali di coppia ebbero inizio intorno al 1970, in risposta all’aumento che in quegli anni ci fu in America sia dei matrimoni falliti sia del numero dei divorzi. Il suo primo laboratorio di studio nacque in collaborazione con il ricercatore Robert Levenson, con il quale incominciarono a studiare quali fossero gli errori commessi dalle coppie e in che modo si potessero rimediare.
I due studiosi, Gottman e Levenson, quando incominciarono le loro ricerche nel 1970, avevano l’obiettivo di studiare il ruolo delle emozioni nelle dinamiche di coppia, osservando e misurando le seguenti componenti delle emozioni: comportamento, percezione e parametri fisiologici. Condussero così uno studio, insieme a un team di ricercatori, nel quale selezionarono un campione di coppie composto in ugual numero di coppie felici e infelici, alle quali posizionarono degli elettrodi per misurare i seguenti parametri fisiologici: pressione sanguigna, frequenza cardiaca e sudorazione. Mentre, al contempo, gli chiedevano di raccontare la loro vita di coppia: come si erano incontrati, com’era la loro relazione, quali problemi avessero e quale momento positivo ricordassero. Hanno poi trascritto tutti i dati che hanno rilevato e hanno chiesto alle copie di tornare da loro dopo sei anni (Gottman J., Gottman J., 2017).
Ebbene, dall’analisi dei dati ottenuti da questo studio, i ricercatori hanno diviso le coppie in due grandi gruppi: i “masters” (maestri) e i “disasters” (falliti). Nei disasters riscontrarono una incongruenza tra i parametri fisiologici misurati dagli elettrodi (pressione sanguigna alta, frequenza cardiaca accelerata, ghiandole sudoripare attive) e la calma apparente che manifestavano. Durante il racconto della loro relazione, infatti, a prescindere dal racconto di aspetti negativi o positivi, i loro parametri fisiologici erano quelli tipici delle reazioni di attacco e fuga, e alle parole del partner erano sempre pronti ad attaccare o ad essere attaccati. Nei masters, al contrario, evidenziarono una bassa eccitazione fisiologica, e durante il racconto della loro relazione, sia degli aspetti negativi, sia di quelli positivi, mentre i loro parametri fisiologici restavano bassi, il loro comportamento si mostrava caldo e affettuoso in un clima di rispetto e fiducia reciproche. Tuttavia, ciò che in questo studio entusiasmò davvero tanto i ricercatori, fu che questi dati predissero in anticipo ciò che rilevarono sei anni dopo: i masters erano coppie ancora felicemente unite, mentre i disasters erano coppie ormai divise, oppure ancora unite ma intensamente travagliate (ibidem).
Gottman, in seguito a questo studio, volle continuare ad approfondire le sue ricerche, e a tal fine nel 1987 fondò il Seattle Marital and Family Institute, denominato appunto “the love lab”, che era un laboratorio di ricerca progettato all’interno di un bellissimo bed and breakfast nel campus dell’Università di Washington. La differenza con un vero e proprio bed and breakfast era la presenza della strumentazione che permetteva ai ricercatori di misurare i parametri fisiologici dei soggetti e delle telecamere per osservare i loro comportamenti. In questo nuovo laboratorio i ricercatori invitarono 130 coppie di sposi a trascorrere del tempo, a cadenze regolari, per un periodo di sei anni, monitorando di volta in volta il loro modo di stare insieme. E qui Gottman ha fatto scoperte davvero molto interessanti, per comprendere quali siano gli elementi a mettere in crisi una coppia, e quali, al contrario, quelli che rendono una coppia felice e stabile nel tempo (ibidem).
Dopo decenni di lavoro con le coppie, John M. Gottman e Julie S. Gottman, hanno individuato i quattro fattori predittivi del fallimento di una relazione, denominati i “Quattro Cavalieri dell’Apocalisse”. Si tratta di quegli errori che commessi all’interno di una relazione la portano gradualmente a frantumarsi e a disintegrarsi.
Ecco quali sono i “Quattro Cavalieri dell’Apocalisse”, che non hanno un ordine fisso, ma concorrono tutti nei conflitti dei disasters (Gottman J. M., Silver N., 2016; Gottman J. S., Gottman J. M., 2017):
Per Gottman criticare è un vero e proprio attacco alla persona e può minare potentemente una relazione amorosa. A suo parere, è naturale che in una coppia ci si lamenti, ma un conto è lamentarsi per qualcosa, un altro conto è criticare e attaccare il partner. Questa differenza potrà sembrare una sottigliezza, ma in verità è una di quelle sottili differenze che poi fanno davvero la differenza. Lamentarsi per il comportamento del partner è ben diverso dal giudicarlo, criticarlo e attaccare la sua persona nel profondo. E se in una coppia, accade spesso che, invece di disapprovare un comportamento si attacca l’essenza del partner, la relazione si avvierà gradualmente ad una pessima e disastrosa conclusione.
Giocare in difesa è per Gottman un modo per scaricare sull’altro le proprie responsabilità, logorando così una relazione che rimane intrappolata nella morsa dei conflitti. Questo perché, secondo lo studioso, reagire con un’autodifesa di fronte a una critica, e quindi scaricare la responsabilità sull’altro e incolparlo, vuol dire non occuparsi veramente del conflitto. Vuol dire giocare ad additare l’altro, mentre il conflitto, non solo resta, ma si alimenta e si rafforza. Quando, invece, è solo assumendosi le proprie responsabilità, che sarà possibile concentrarsi sul problema, ed avere così la possibilità di trovare un rimedio e risolverlo, piuttosto che litigare su chi sia il colpevole.
Gottman descrive il disprezzo come la più potente causa di fallimento delle relazioni. Si può esprimere in tanti modi, insultandosi, ignorandosi, facendosi scherno dell’altro, con il sarcasmo o con un umorismo sottile, ma in qualunque modo si manifesti, per la coppia è deleterio. Il disprezzo attiva il disgusto nei confronti dell’altro, e non è possibile trovare nessun tipo di incontro tra persone che tra di loro non si riconoscono nessun valore. Quando una persona prova disgusto per un’altra non è in grado di riconoscere i suoi lati positivi, e la persona disgustata rimane bloccata dall’essere investita da questa devastante emozione. Quindi il risultato di tutto ciò è rimanere bloccati e paralizzati nel sentimento del disprezzo.
Fare ostruzionismo per Gottman non fa altro che allontanare i partner. Vuol dire ostacolare una relazione interrompendo la comunicazione, e favorendo così, non solo le incomprensioni, ma anche la costruzione di muri spessi e duri difficili da rimuovere. Spesso questo comportamento è la diretta conseguenza degli altri tre: criticare, stare sulla difensiva e disprezzare; e come gli altri tre non porta a niente di buono. Per Gottman, la cosa migliore da fare in ogni caso, anche durante un conflitto, sarebbe cercare di entrare in comunicazione con l’altro, parlare, rispondere, cercare di capire cosa sta succedendo.
Ecco, questi sono i “Quattro Cavalieri dell’Apocalisse”, quelli che minano il benessere e la felicità di una coppia. Se si vuole conservare la propria relazione e la propria armonia di coppia, bisogna stare molto attenti, e proteggere la propria relazione dal loro ingresso, perché una volta entrati, è altissima la probabilità che rubino e portino via con sé quella relazione nata e costruita con tanto amore.
Bibliografia essenziale
Gottman J. M., Silver N. (2016), The seven principles for making marriage work, New York, NY: Random House.
Gottman J., Gottman J. (2017), The Natural Principles of Love, Journal of Family Theory & Review, 9: 7-26
Gottman J. S., Gottman J. M. (2017), Dieci principi per una terapia di coppia efficace, Raffaello Cortina Editore, Milano.
ISTAT (2015), Matrimoni, separazioni e divorzi.
Fonte delle immagini
Web del 07 Maggio 2018. Fonte: http://www.artspecialday.com/9art/wp-content/uploads/2017/07/rene_magritte_les_amants_gli_amanti_1928-1.jpg