IPNOSI

Tu sai, senza sapere che tu sai, e più di quanto credi di sapere

Milton H. Erickson

L’approccio ericksoniano considera la trance una condizione naturale e fisiologica della vita quotidiana, ciascuno la sperimenta regolarmente nelle proprie giornate, la common everyday trance, quando si ha una focalizzazione dell’attenzione sui processi interiori e un ridotto interesse per la realtà esterna. Accade quando si è assorti nei propri ricordi, pensieri, emozioni, e allo stesso tempo si continua a fare quello che si stava facendo in maniera automatica, senza rendersene conto. Quando si ha la sensazione che il tempo passato sia stato più lungo o più corto di quello segnato dalle lancette dell’orologio. Quando si ha la sensazione di stare in un posto, ma di stare anche altrove. Ecco, queste sono esperienze di trance.

Secondo questo approccio la trance ipnotica si definisce come un’esperienza interattiva reciproca tra il soggetto e l’ipnotista, definita rapport, in cui si ha una focalizzazione dell’attenzione reciproca, e il soggetto si concentra sulle idee evocate, mentre si riduce l’interesse per tutto ciò che è estraneo a questa esperienza. Il soggetto in ipnosi mantiene il contatto con la realtà esterna, e accoglie le idee evocate nella misura in cui siano rispondenti alle proprie esigenze e ai propri modelli interattivi e valoriali. In questa condizione si vive una maggiore recettività e flessibilità ideativa, si è maggiormente disposti ad accogliere nuove idee, nuovi pensieri, nuove emozioni, più funzionali e vantaggiosi per la propria vita, si ha l’opportunità di accedere a risorse che il soggetto ha a disposizione, ma che non sa di avere.

L’ipnoterapia ericksoniana è una condizione in cui si evoca deliberatamente lo stato di trance ipnotica per raggiungere fini terapeutici. Nel processo si utilizzano le associazioni mentali, le conoscenze, le esperienze, i ricordi, le potenzialità del soggetto al fine di raggiungere gli obiettivi terapeutici concordati. Si accompagna il soggetto a venire a contatto con le risorse e le potenzialità che possiede, ma alle quali da solo non riesce ad accedere.

E nello stato di trance puoi lasciare che la tua mente inconscia passi in rassegna il vasto deposito di cose che hai appreso nel corso della tua vita. Ci sono molte cose che hai imparato senza saperlo. E molte delle conoscenze che ritenevi importanti a livello conscio sono scivolate nella tua mente inconscia e sono divenute automaticamente utili. E sono utilizzate solo al momento giusto, nella situazione giusta. […] La tua mente inconscia sa più cose di te.

Milton H. Erickson e Ernest L. Rossi, 1982